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2012. Terremoto Emilia

Grazie ai 459.800 euro di donazioni raccolte tramite l'apposito Fondo terremoto Emilia 2012  e messe a disposizione da Solidea onlus, sono stati finanziati 7 progetti post emergenza

progetti emilia

1. Concordia sulla Secchia (MO). Realizzazione strutture collettive e sociali.

Il progetto, proposto dalla Protezione Civile Trentina, è stato fatto proprio dalla Commissione tecnica e dal Comitato dei Garanti per la gestione del “Fondo di solidarietà sisma 2012”, istituiti con delibera della Provincia Autonoma di Trento n. 1744 del 27 agosto 2012 e che comprendono rappresentanti della Provincia, del Consorzio dei Comuni, dell’Associazione degli industriali, della Cooperazione Trentina, dell’Unione commercio, turismo e attività di servizio, della Confesercenti, dell’Associazione Artigiani e Piccole Medie Imprese, dell’Associazione Albergatori e di C.G.I.L, C.I.S.L. e U.I.L.

Al progetto nel suo insieme, il Trentino, tramite il Fondo di solidarietà sisma 2012, ha devoluto 500.000 euro dei quali 300.000 euro messi a disposizione dalla Cooperazione Trentina tramite le donazioni raccolte da Solidea onlus.

In particolare è stata individuata l’area destinata alla costruzione della scuola, del municipio, della palestra e anche della chiesa. Si è quindi proceduto alla progettazione delle necessarie opere di urbanizzazione.

La Provincia Autonoma di Trento, tramite la Protezione Civile, si è occupata della realizzazione progettuale dell’area destinata a chiesa.

Più precisamente però si sono definite le esigenze della popolazione in merito ai servizi ecclesiali.

Oltre alla chiesa, infatti, con il sagrato hanno trovato posto la canonical’oratorio un campo sportivo polivalente e una piazza che al fine risulta opera importante per questa nuova previsione di espansione urbanistica e sulla quale si affaccerà anche il nuovo Municipio realizzato dal Comune di Concordia in coerenza con il resto del complesso.

La Chiesa in legno è stata inaugurata il 24 novembre 2013.

2. Finale Emilia (MO). Costruzione della nuova Scuola musicale

C’è voluto poco più di un anno, ma alla fine la nuova Scuola di Musica di Finale è stata completata ed è già in funzione, inaugurata nel settembre 2015, alla presenza dei veri protagonisti della realizzazione: gli amici della comunità montana di Vigolo Vattaro (TN), che fanno capo alla Onlus ”Solidarietà Vigolana”.

Ogni piccola parte della scuola, infatti, è stata creata e lavorata solamente attraverso lo sforzo dei volontari di ”Solidarietà Vigolana” che, prima, hanno raccolto quasi 200 mila euro di donazioni in quasi tutto il Trentino Alto Adige, di sui 15 mila euro da Solidea onlus, poi hanno costruito con le loro mani la scuola.

A partire dal mese di novembre 2013, ogni fine settimana, i volontari di questa onlus, con gruppi dalle 8 alle 15 persone massimo, hanno costruito, centimetro dopo centimetro, un complesso di 220 metri quadrati. Il complesso è stato costruito in classe energetica A, con strutture e materiali scelti con particolare attenzione all’utilizzo finale.

Grazie all’aiuto fondamentale del giovane architetto finalese Alfredo Borghi- capace di progettare e materializzare il sogno di scuola ideale che insegnanti e studenti avevano immaginato – i lavori si sono succeduti weekend dopo weekend, fino al completamente a dicembre 2014.

I volontari di “Solidarietà Vigolana” assieme a tutti gli abitanti di Vigolo Vattaro, hanno così reso possibile un’opera di altissimo valore architettonico e morale, donando ai giovani musicisti finalesi una sede dove studiare, confrontarsi e crescere.

Con i suoi spazi insonorizzati ed esteticamente bellissimi accoglie già i corsi di Pianoforte, Chitarra Elettrica, Chitarra Classica, Basso Elettrico, Canto, Batteria, Fisarmonica, Violino, strumenti a Fiato e musica d’insieme.

La nuovissima scuola di musica di Finale Emilia – che si trova all’interno del cortile delle ex Scuole Elementari, spazio retrostante al COC, ex Corni – è infatti pronta e attiva dal mese di gennaio 2015.

3. Mirandola (MO). EcoOfficina Mobile

E' super attrezzato ed unico nel suo genere il furgone adibito a nuova officina mobile del Cea "La Raganella".

Inaugurato in data 8 novembre 2013 nientemeno che a ECOMONDO, la Fiera Internazionale del Recupero e dello Sviluppo Sostenibile di Rimini, il mezzo è utilizzato nel territorio della Bassa per promuovere sostenibilità e sani stili di vita.

Concetti di cui si sente parlare molto e che per alcuni possono sembrare abusati, ma che hanno un'importanza fondamentale. Non solo per l'ambiente, ma soprattutto per noi che in quell'ambiente ci viviamo.

Essenziale in questo senso lasciare in eredità ai giovani un bagaglio di conoscenze e buone abitudini ed è per questo che le attività che saranno svolte grazie al furgone sono indirizzate agli studenti.

Dopo mesi trascorsi senza una sede e senza attrezzature, il Centro di Educazione Ambientale, con sede a Mirandola e gestito d'intesa dall'Unione Comuni Modenesi Area Nord ha potuto contare su un'officina mobile ed ipertecnologica.

Dotato di pannello fotovoltaico, schermo di 40 pollici, pc portatile, radio integrata con impianto di amplificazione lettore cd e microfono, batterie d'appoggio e tenda elettrica esterna, il furgone ha un valore complessivo di 38.000 euro, dei quali 15 mila euro sono stati donati da Solidea onlus.

"E' un mezzo che c'inorgoglisce molto - ha dichiarato Sabrina Rebecchi de "La Raganella" il giorno dell'inaugurazione. La convinzione dell'importanza del nostro lavoro per la tutela dell'ambiente ci ha permesso di ricominciare a pensare con un nuovo punto di vista. Da lì è nata l'idea di realizzare una sede mobile, che si è concretizzata grazie ai contributi concessi da enti come la Regione, i Centri di Vicinato di Modena, Conad, Comieco, Conai, Solidea onlus - Cooperazione Trentina e la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. Siamo grati a tutti loro".

Sono in quattro operatori a gestire l'officina: tre dipendenti fissi del Cea ed un collaboratore esterno.

Il taglio del nastro è stato effettuato alla presenza di oltre 40 persone dalle referenti del CEAS "La Raganella" Sabrina Rebecchi, Sonja Marchesi e Rosalba Pinti, assistite dall'Assessore all'Ambiente dell'Ucman Rudi Accorsi e dal Sindaco di San Prospero Mario Ferrari. Con loro anche "Cartesio", supereroe della raccolta differenziata, che ha introdotto un po' di animazione all'interno dell'iniziativa. "La solidarietà delle persone - ha concluso Rebecchi - ci ha permesso di ricostruire un servizio con attrezzature rinnovate e di ricominciare a progettare ed a sognare".

4. Quingentole (MN). Sostegno alle famiglie terremotate.

L’iniziativa, a poche settimane dal terremoto, è stata proposta dal Consorzio cooperativo Trentingrana di Trento, impegnato con i propri tecnici e volontari assieme alla protezione civile per il recupero delle forme di Parmigiano Reggiano stivate nei Capannoni delle cooperative sorelle emiliane, andati distrutti dal sisma.

Assieme al parroco di Quingentole, conosciuto dai volontari di Trentingrana,  impegnato nel dare ospitalità ad alcuni nuclei familiari numerosi che avevano perso tutto nel terremoto, è stata avviata una campagna di solidarietà che ha avuto come obiettivo quello di dotare la parrocchia di un mezzo usato e capiente per permettere a queste famiglie di potersi spostare per tutti loro immensi bisogni.

Solidea onlus ha sostenuto l’iniziativa con una donazione di 4.000 euro.

5. Rovereto sulla Secchia (MO). Via Crucis per la Chiesa Parrocchiale

Il 20 maggio 2012 il terremoto colpisce l’Emilia ed il 30% degli edifici crolla. Il 29 maggio 2012 si verifica una seconda scossa. A Rovereto sulla Secchia, frazione del Comune di Novi di Modena, il parroco don Ivan Martini muore sotto il crollo dell’abside della chiesa danneggiata dove si trovava con i Vigili del Fuoco per recuperare la statua della Madonna.

L’anno successivo, nel giugno 2013, si inaugura la nuova chiesa “provvisoria”. La data del 29 maggio – giorno della morte di don Ivan– è anche il giorno nel quale la liturgia ricorda il martirio in Valle di Non di Sisinio, Martirio ed Alessandro. Per venerarne la memoria, san Vigilio ha fatto costruire a Trento la prima Basilica all’inizio del V secolo d.C. e quindi da oltre 1600 anni le sante reliquie sono custodite e onorate nel Duomo di Trento.

I due momenti sono molto lontani fra di loro nel tempo, ma uniti nel significare il dono e il sigillo della fede nell’amore dell’annuncio del Vangelo. L’Unione Cattolica Artisti Italiani – Sezione di Trento ha realizzato la Via Crucis a corredo del nuovo luogo di culto, in sintonia con le indicazioni dell’attuale parroco don Andrea Zuarri e dell’architetto Pierfrancesco Baravelli, progettista della chiesa e direttore dei lavori.

Ciascuno dei quattordici artisti Ucai-Trento ha fornito una delle Stazioni della Via Crucis tradizionale interpretata nuovamente con la tecnica della vetro-fusione presso il Laboratorio Vetroricerca Glass & Modern di Bolzano. Il Centro è specializzato nel campo della formazione professionale di allievi provenienti da tutto il mondo ed è sede di consulenza per artisti italiani ed esteri che realizzano qui le loro opere d’arte.

La preoccupazione dell’uomo e del suo destino devono sempre costituire l’interesse principale di tutti gli sforzi tecnici. Non dimenticatelo mai in mezzo a tutti i vostri diagrammi ed alle vostre equazioni.”

Albert Einstein

Con questo spirito, gli artisti hanno affrontato il lavoro per ridare alla comunità di Rovereto sulla Secchia la sua chiesa, luogo di identità per un piccolo paese immerso nelle campagne modenesi, molto povero di elementi caratteristici e quindi fondamentale per impedire che lo “scoramento” conseguente al dramma del terremoto prendesse il sopravvento sul desiderio di ricominciare.

Il senso della concreta solidarietà ha interpellato e sollecitato tutti. Il progetto artistico della Via Crucis è stato parzialmente sostenuto dalla Cooperazione Trentina tramite Solidea-Onlus, con una donazione di 15.800 euro, ma per completare l’impegno economico è servita la collaborazione di singoli ed Enti.

Le opere, denominate nel loro insieme "Croce e Gloria", sono state trasposte in vetro-fusione (70x40 cm) e sono state collocate nella nuova chiesa nel maggio 2015.

6. Rovereto sulla Secchia (MO). Casa dello sport “Tina Zuccoli”

Le penne nere, nella terremotata estate del 2012 avevano il campo a San Felice s/P, ma fu un’antica amicizia a portarli poi a Rovereto: un’amicizia nata nel 1969  con la maestra elementare Tina Zuccoli e la sua classe IV, suggellata da un pennone giunto con 6 pullman di Alpini il 6 gennaio 1970.

A colei che divenne poi “la maestra degli Alpini”, è ora dedicata la struttura.

In quell’estate terremotata, gli Alpini vennero indirizzati all’allora neonata Onlus, quale punto di riferimento di tutta la gente che viveva lo stato di bisogno, così sotto una tenda e con un bicchiere di vino è nata la nostra collaborazione ed amicizia.

Ma gli Alpini sono un corpo, un’istituzione e quindi avevano bisogno, per procedere,  di un interlocutore istituzionale,  nel nostro caso il Comune di Novi di Modena.

I primi approcci tra amministrazione ed Alpini furono non proprio semplici, qui la nostra prima opera di intermediazione oltre che di supporto tra  le penne nere ed una dubbiosa e congesta amministrazione comunale.

La costruzione di una palestra era stato il dono che gli Alpini avevano pensato in un primo momento per Rovereto, poi però, alla palestra si era aggiunta la richiesta di spogliatoi oltre che di nuove sale.

La complessità delle richieste fatte sui bisogni che via via emergevano e sulla necessità di reperire i fondi, ha reso necessario il frazionamento del progetto.

L’amministrazione comunale quindi ha chiesto alla regione Emilia Romagna palestra e spogliatoi, mentre agli Alpini l’onere dei locali destinati alla preesistente polisportiva.

I costi, le nuove norme antisismiche, la burocrazia ne hanno rallentato i tempi mettendo a dura prova tutti gli attori coinvolti. L’ospitalità e l’amicizia fatta di volontariato, cura degli alloggi, acquisti di materiali di costruzione (per esempio i pavimenti) e di derrate alimentari per il vitto di 380 volontari Alpini che si sono succeduti per oltre 25.000 ore di lavoro sono state il nostro contributo durante la costruzione, ma non solo, la struttura, per funzionare, aveva bisogno di una cucina, che potesse fronteggiare grandi afflussi, bisognava dotarla di impianti audiovisivi per seminari e conferenze, di armadi, tavoli, sedie, tende, e poi impianto antifurto, impianto di cablaggio.

Infine , con l’acquisto di una parete manovrabile  il grande salone sito al primo piano, è stato diviso al bisogno. Sono stati elaborati  progetti strutturati per la ricerca dei fondi necessari, ottenuti tramite sponsor.  Come per tutte le grandi opere, molte sono state le fasi difficili,  per ognuno degli attori coinvolti, le diffidenze iniziali, la burocrazia con le nuove norme antisismiche, i costi, la ricerca dei fondi, sono stati tutti scogli da superare per arrivare alla stupenda inaugurazione nel mese di marzo 2016, per la quale la Onlus ha offerto accoglienza, sostegno logistico, colazione e pranzo a 1200 persone.

Ai lavori di costruzione hanno dato il loro contributo fondamentale i molti volontari della Sezione ANA di Trento e della Protezione civile dell'ANA. Per questo intervento la Provincia autonoma di Trento ha stanziato 200.000 euro ai quali si è aggiunto il contributo di Solidea onlus che ha destinato al progetto 100.000 euro. Per l'inaugurazione, sono arrivati a Rovereto sulla Secchia moltissimi alpini da Trento e non solo. Grande è stata anche la partecipazione della cittadinanza in un comune che dopo il sisma ha voluto tornare alla piena normalità.

7. Rovereto sulla Secchia (MO). Nuovo Tabernacolo per la Chiesa Parrocchiale

L’ultimo progetto individuato riguarda un’altra opera di completamento degli arredi della Chiesa parrocchiale di Rovereto sulla Secchia, costruita nel 2013 con il contributo determinante della Comunità di Sant’Egidio.

 

Dopo la realizzazione della Via Crucis “Croce e Gloria”, gli artisti dell’Unione Cattolica Artisti Italiani – sezione di Trento sono impegnati nella realizzazione del nuovo tabernacolo.

Il completamento dell'opera artistica è previsto per la fine 2016.

Per la realizzazione del tabernacolo, il consiglio di gestione di Solidea onlus ha deliberato nel dicembre 2015 la destinazione di un  contributo di 10.000 euro.

Le Newsletter che hanno accompagnato la campagna di raccolta fondi

Si allegano di seguito le newsletter che hanno accompagnato la raccolta donazioni pro terremotati Emilia.